27/11/12

Parte il progetto “Africa for Norway”: "L'Africa non è solo AIDS e povertà"

'Africa per la Norvegia' è una parodia su iniziative del filone “Band Aid”, che coinvolge rinomate star che cantano per i poveri, affamati africani. Ma questa volta, è una nazione ricca, quella scandinava che ha bisogno di una mano.

Perché "Africa per la Norvegia"?


Immagina se ogni persona in Africa vedesse il video "Africa per la Norvegia" e quest’ultimo fosse l’unica informazione mai avuta sul paese nordeuropeo. Che cosa penserebbero della Norvegia?
Se diciamo Africa, tu a cosa pensi? Fame, povertà, criminalità o l'AIDS? Non c'è da stupirsi, perché in gran parte delle campagne di raccolta fondi e di mezzi di comunicazione è principalmente di quei fenomeni che si sente parlare.
Le foto che siamo abituati a vedere in raccolte di fondi sono di bambini africani, poveri. La fame e la povertà sono terribili, allora si agisca. Ma mentre queste immagini possono coinvolgere le persone a breve termine, siamo preoccupati che molte persone rinuncino a sostenerci semplicemente perché sembra che nulla cambi in meglio. L'Africa non deve essere solo qualcosa che la gente riconduce a “dare, o rinunciare di dare”.
La verità è che ci sono molti sviluppi positivi nei paesi africani e vogliamo che questo diventi noto. Abbiamo bisogno di cambiare le spiegazioni semplicistiche dei problemi in Africa. Abbiamo bisogno di educare noi stessi sulle questioni complesse e ottenere maggiore attenzione su come i paesi occidentali hanno un impatto negativo sullo sviluppo dell'Africa. Se vogliamo affrontare i problemi che il mondo si trova ad affrontare abbiamo bisogno di agire basandoci sulla conoscenza ed il rispetto.
Il video è realizzato dagli studenti norvegesi e professori universitari del Fondo di assistenza internazionale (www.saih.no). Con la collaborazione di Operation Day’s Work  (www.od.no), il finanziamento dell' Agenzia Norvegese per la Cooperazione allo Sviluppo (Norad) e The Norwegian children & Youth Council (LNU). Musica di Wathiq Hoosain. Testi delle canzoni di Bretton Woods (www.developingcountry.org). Video di Productions Ikind (www.ikindmedia.com)



 

Che cosa vogliamo?

1.Il fundraising non dovrebbe essere basato su stereotipi che sfruttano e basta.
La maggior parte di è tra l’altro stanca di vedere solo immagini tristi invece di reali cambiamenti.

2. Un miglioramento dell’informazione su ciò che sta accadendo nel mondo, nelle scuole, in TV e dei media. Vogliamo vedere più sfumature. Vogliamo sapere di sviluppi positivi in Africa e nei paesi in via di sviluppo, non solo le crisi, la povertà e l'AIDS. Abbiamo bisogno di più attenzione su come i paesi occidentali hanno un impatto negativo sui paesi in via di sviluppo.

3.Che i media portino rispetto, seguendo un impostazione che tuteli l’etica nella comunicazione. Vuoi stampare una foto di un bambino affamato bianco senza permesso? Le stesse regole devono applicarsi quando i giornalisti stanno coprendo il resto del mondo, come fa quando sono nel loro paese d'origine.

4. L’aiuto deve essere basato su esigenze reali e non "buone" intenzioni.
L'aiuto è solo una parte di un quadro più grande, dobbiamo poter far funzionare la cooperazione e gli investimenti e modificare alcune strutture che frenano lo sviluppo dei paesi più poveri. Gli aiuti monetari non sono l'unica risposta. Il sito della campagna è http://www.africafornorway.no/ .


L'intervista

(fonte: All Africa)

Breezy V, rapper, ed altri artisti hanno realizzato il videoclip sulla campagna di donazione di termosifoni in Norvegia per salvarli dalla morte per congelamento. (Risorsa:. 'Song Carità' Spoof africana esorta le persone a donare Radiatori in Norvegia

"La gente non ignora le persone che muoiono di fame, e allora perché dovremmo ignorare le persone fredde? Sottolinea Frostbite." Questo è ciò che ha portato il rapper Breezy V a proporre un invito un po’ particolare agli africani, per sostenere la campagna di RADI-AID. La sua missione è di salvare i norvegesi dal congelamento donando un radiatore, oggi!
Per saperne di più circa la creazione del video, Radio Netherlands Worldwide ha parlato via Skype a Devin Carter(Productions Ikind), 27enne sudafricano, che ha prodotto il videoclip che lancia la “campagna”.

Cosa hai pensato quando hai sentito parlare del progetto?
. "La maggior parte del mio tempo durante la produzione è stato effettivamente speso a spiegare perché stavamo andando in giro dalle persone a raccogliere radiatori per i norvegesi esposti al gelo.  A dire il vero, quando ho sentito il concetto ... ho pensato: ‘Desta un po' di confusione per me. Non sono sicuro di come gli europei la prenderanno. Non sono sicuro di come gli africani la prenderanno. ' Poi ho capito la chiave ironica e il messaggio di fondo che l’ironia fa trasparire".
(…)
Ci sono state delle difficoltà che avete dovuto affrontare durante le riprese in Sud Africa?
"Non è molto comune in Sud Africa avere un termosifone!....Così abbiamo dovuto fare un paio di telefonate, andare a raccoglierli da luoghi lontani, ma siamo riusciti a racimolarne qualcuno-.. Quel tanto che basta per tirare fuori un video e farlo sembrare realistico ... "
(…)
Che cosa pensi che questo video potrebbe realizzare?
"Quello che spero di realizzare è quello che [gli studenti norvegesi e professori universitari Fondo Assistenza Internazionale (Saih)] hanno messo in evidenza sul loro sito web, e il progetto che stiamo portando avanti non è altro che la consapevolezza per le persone di tutto il mondo su questa presa di posizione verso un certo modo di “aiutare” l'Africa. Un sacco di gente vede le immagini in tv e mossi dalla carità, casomai donano. Anche il Saih sta cercando di sottolineare che l'Africa non è un luogo dove destinare esclusivamente “donazioni morbide”, che si fanno per stare bene con sé stessi. In realtà c'è sviluppo qui. Esistono progetti che hanno bisogno di finanziamenti, che potrebbero avere risultati davvero sorprendenti se si prendesse effettivamentecoscienza del fatto che qui, in realtà, abbiamo potenziale.  A causa del modo in cui è spesso l’Africa è trattata dai media, un sacco di persone pensano esclusivamente: 'Voglio sostenere un bambino muore di fame, dare loro cinque dollari o qualsiasi altra cosa'. Forse se si evidenziassero di più i nostri sforzi di sviluppo, ci sarebbe qualche cambiamento nell’aiuto verso l’Africa.

1 commento:

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