19/11/12

“Salvate subito i bambini della Siria!”

Sono centinaia di bambini, giovani, donne e uomini, di ogni razza, etnia, religione, che in contemporanea in diverse città del mondo hanno dato luogo a una marcia per chiedere a gran voce: “Salvate subito i bambini della Siria!”
Il Comitato 17 novembre 2012, un mosaico di associazioni attive per il rispetto dei diritti umani, per la libertà del popolo siriano e il diritto alla vita e all’infanzia dei bambini siriani, insieme a decine di associazioni, enti pubblici e realtà attive nella sfera sociale e culturale, che condividono la causa del popolo siriano hanno marciato ieri dalle 14.30 fino alle 19.00 per le vie di Bologna, città che ha già ospitato altre marce, sit-in e manifestazioni in favore del popolo siriano vitta delle violenze perpetrate dal regime.
È impossibile parlare di Siria, di rivolta siriana, senza che il pensiero corra subito ad Aya Homsi, la 25enne, nata in Italia – a Bologna – da genitori siriani, divenuta il simbolo dell’attivismo siriano grazie alla sua attività in favore della democrazia contro il regime di Assad. Una battaglia che porta avanti da quando in Siria è scoppiata la rivolta, utilizzando blog e social network per diffondere notizie sfuggendo alla censura di regime. Ricercata in Siria per la sua attività contro il regime, la fondatrice del gruppo ‘Vogliamo la Siria libera’ non si è certo risparmiata neppure nell’organizzare questa manifestazione, nata grazie agli interrogativi posti da alcuni bambini di una scuola elementare di Genova  nella quale convivono molte diverse culture, che chiesero a un loro compagno di origine siriana “ ma perchè nel tuo paese muoiono i bambini?”.
Insieme  agli adulti hanno cercato di capire. Domande su domande a cui gli stessi bambini cercavano di dare risposte. E la prima risposta comune è stata, “scriviamo ai bambini siriani per dir loro che non li abbiamo abbandonati”.

GJ: Ciao Aya, com’è andata la manifestazione?
AH: A partecipare alla marcia c’erano anche i bambini… I bambini, che sono la speranza di un domani…
È diversa la voce di Aya rispetto quella di una sera quando mi raccontò di un suo amico rimasto ferito, che poi morì poche ore dopo.  Ma purtroppo basta poco per ricordare il dramma che da quasi due anni vive il popolo siriano.

GJ: I bambini…
AH: Sì Joseph, i bambini…  Oltre 5000 bambini sono morti in Siria negli ultimi 20 mesi. Uccisi dalla follia omicida del regime di Assad… Ma non ci sono solo i morti. Altre migliaia vivono in tende o rifugi sotterranei perché non hanno più una casa, non vanno più a scuola, stanno soffrendo il freddo e la fame…

GJ: Cosa si può fare per loro?
AH: Si può far sì che tutti sappiano quello che succede in Siria… Che non cali il silenzio sulla strage di questi innocenti… E’ per questo che ieri la marcia per i bambini siriani si è tenuta in diverse città del mondo.. perché anche l’indifferenza li uccide. È indispensabile far sentire il sostegno del mondo a questi bambini inermi!!!

GJ: Ieri c’è stata anche una bella notizia…
AH: Sì, ci è giunta durante la marcia, che la nascita della neonata coalizione d’opposizione siriana che avrà un ambasciatore a Parigi: lo ha annunciato il presidente francese, Francois Hollande, che insieme al premier Laur ent Fabius, ha ricevuto all’Eliseo il capo dell’opposizione siriana, Ahmad Moaz al-Khatib. L’incontro segue di appena quattro giorni il riconoscimento che la Francia ha accordato al nuovo cartello dell’opposizione anti-Assad come legittimo rappresentante del popolo siriano. Al termine dell’incontro, Hollande ha anche sottolineato che al-Khatib gli ha garantito che nel nuovo governo saranno rappresentate tutte le confessioni religiose.

GJ: Sei soddisfatta?
AH: La notizia ci ha confermato che il nostro lavoro d’opposizione e di sostegno al popolo contro le ingiustizie del regime è un lavoro utile. Un lavoro che non vive di retribuzione ma di speranza,affinchè non ci siano più vittime innocenti…

GJ: C’è qualcuno in particolare che vuoi ringraziare per il buon esito della manifestazione?
AH: Sono in tanti coloro i quali con la loro presenza hanno contribuito alla riuscita della manifestazione, ma un ringraziamento in particolare voglio farlo a Shadi Inomad e Alessandra Valeri, due degli organizzatori che hanno dato forza e coraggio al comitato per portare avanti il nostro progetto di pace.
Piccoli grandi passi ai quali speriamo seguano le prese di posizione da parte di altri Paesi, affinchè la Siria possa tornare ad una vita normale, nella quale i bambini possano pensare nuovamente a giocare senza correre il rischio di morire per strada o nelle proprie case colpite dai mortai, e perché anche Aya possa ritornare a fare la vita di una qualsiasi studentessa, senza dover passare le sue giornate a guardare immagini di un Paese devastato e a tradurre e scrivere quello che accade in Siria ogni giorno.

Gian J. Morici

2 commenti:

  1. E' uno scandalo!!! non si dovrebbero fare delle marcie a bologna ma si dovrebbero fare delle manifestazione di rivolta popolare sotto il parlamento italiano, ma come puo' uno stato emancipato a permettere che esistano ancora nel 2012 dei bambini che muoiono di: fame,malattie,guerra....è vergognoso! Tutti i politici dei paesi occidentali si dovrebbero vergognare e guai a chi mette al primo posto gli interessi politici rispetto anche alla vita di un solo bambino! E poi si incontrano in parlamento per decidere come salvare l'economia italiana quando all'ordine del giorno ci dovrebbe essere:_Come salviamo questi bambini? Vergogna!

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  2. Non so se potete essere d'accordo con me, ma credo che chi è riuscito, in un paese a costituzione democratica e ad alto livello di civilizzazione come l'Italia , a rimanere completamente indifferente rispetto agli stermini perpetrati dal regime di Assad in Siria, oggi possa essere considerato a tutti gli effetti correo dei medesimi.
    Soprattutto dopo che i contribuenti a livello mondiale hanno finanziato missioni internazionali ben più inutili e umanitariamente disoneste negli anni scorsi.Quindi la correità, si dice cosi'? Raddoppia.Se in occidente qualcuno pensa che il silenzio paghi nel medio lungo periodo consulti un buon analista oppure si costituisca al primo commissariato di polizia del suo paese dichiarandosi soggetto affetto da psicopatia,azzeramento del senso critico e di realtà e sadismo incurabili e come tali socialmente pericolosi.Ah, dimenticavo...i bambini morti nella foto sono veri, non sono un telefilm tipo c.s.i o nc...come cazzo si chiamano.

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