25/10/10

Quando per governare serve la taglia 42

Mai avrei pensato che si sarebbe arrivati addirittura a dichiararlo con non calanche.
“E' assolutamente legittimo che per fare carriera ognuno di noi utilizzi quel che ha, l'intelligenza o la bellezza che siano” ha dichiarato a Klaus Condicio il deputato Pdl Giorgio Stracquadanio.
“Ognuno – prosegue - deve disporre del proprio corpo come meglio crede. Non mi interessa. Fino a quando esiste consenso non c'è violenza e se non c'è violenza non c`è problema”, quindi “se anche una deputata o un deputato facessero coming out e ammettessero di essersi venduti per fare carriera o per un posto in lizza, non sarebbe una ragione sufficiente per lasciare la Camera o il Senato”.
L'esponente berlusconiano ha tenuto poi a precisare “So che queste mie affermazioni susciteranno discussioni. Ma ogni volta che si dicono le cose come stanno qualche moralista alza la mano. In certi casi forse non ha neanche più senso parlare di prostituzione. Bisogna circostanziare i comportamenti. Sotto la parola prostituzione - conclude - a volte avvengono cose molto diverse tra loro”.

Chiaramente, c'è stata una valanga di commenti e critiche contro la dichiarazione del parlamentare, il quale poche ore dopo si è prontamente giustificato su Clandestinoweb quanto pubblicato dalla stampa “"Le mie parole sono state manipolate e quanto scritto sui quotidiani non ha niente a che fare con quanto ho affermato durante il programma Klauscondicio; – prosegue – basta con questa ipocrisia e questo stupido moralismo: la bellezza conta e tanto. E non mi riferisco solo alle donne, ma anche agli uomini. Non è forse vero che noi tutti ci rasiamo e andiamo dal barbiere per essere più piacenti?”.

Prendiamo un ministro a caso: Mara Carfagna. Salernitana, 18 dicembre 1975, laureata in giurisprudenza, deve la sua notorietà pre-politica a una serie di apparizioni in programmi televisivi: dal 2000 al 2006 è stata una fedelissima de La domenica del villaggio (condotto da Davide Mengacci come co-condruttrice, e ha poi accompagnato Giancarlo Magalli in Piazza Grande, oltre a essere stata parte dei casti de I cervelloni, Vota la voce, Domenica In. E nel 2007 ha fatto un cameo in Boris. Dopo aver conseguito la maturità scientifica ed il diploma di ballo presso la scuola del San Carlo di Napoli, Mara Carfagna continua la sua formazione di ballerina a New York, studia recitazione e per otto anni si dedica allo studio del pianoforte in conservatorio.Nel 1997 partecipa al concorso di Miss Italia classificandosi al 6º posto e conseguendo il titolo di Miss Cinema [ansa.it]. Nel 2001 si laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Salerno, discutendo una tesi sul Diritto dell'informazione e sistema radiotelevisivo[sito ufficiale].
Mi complimento con la ministra, che tra attività di modella di nudovalletta, conduttrice televisiva e ballerina è riuscita pure a studiare e lavorare abbastanza da presiedere il ministero delle pari opportunità.
Conosco donne che hanno laurea, master, dottorato di ricerca, esperienze lavorative ad istituzioni europee ed internazionali ma non hanno avuto tempo di dedicarsi ad attività piacevoli e ricreative come quelle svolte dal Ministro Carfagna.
Dunque non avrebbero i requisiti minimi per fare politica? Mi chiedo...e chiedo alla Ministra Gelmini, qui la meritocrazia dov'è?
Ad oggi c'è una gravissima situazione di disparità tra i sessi ed è una cosa inconcepibile per un paese democratico nel XX° secolo. Una donna è oramai una velina anche se con tre lauree e quattro master. Tutto questo grazie a chi?

Nota: Avevo allegato all'articolo una foto presa da un calendario di nudo della ministra ma ho deciso in seguito di riportarne solo il link poichè troppo poco adeguata al contenuto di questo blog, la vedo più a tema in una cabina d'un camion.

Eleonora Pochi

Gaza: la Saint Mariam ha cercato di forzare il blocco, i media indifferenti.

 Lo scorso 31 maggio Israele ha posto un agguato militare alla Fredoom Flottilla, il convoglio di 9 navi con aiuti umanitari dirette a Gaza, uccidendo nove civili turchi. Poco tempo dopo il Saint Mariam, un equipaggio multireligioso e multinazionale, ha tentato di arrivare a Gaza, ma la nave è stata bloccata.

22 Ago – Una nave carica di aiuti umanitari d'origine libanese sarebbe dovuta partire da Cipro, direzione Gaza, e dopo il no delle autorità locali è stata tentata la partenza direttamente dal porto libanese di Tripoli. Non è riuscita, con la motivazione che tra il Libano ed Israele, essendo tecnicamente in stato di guerra, non sono possibili collegamenti.
La nostra posizione è chiara. L'arrivo e la partenza di imbarcazioni da e per Gaza attraverso i porti di Cipro sono proibiti e metteremo in pratica la nostra decisione” ha detto Reuters Michalis Katsounotos, portavoce della polizia di Cipro.
Così la Mariam, con un equipaggio tutto al femminile, ha tentato di salpare dal porto di Tripoli, nostrando di non farsi scoraggiare.
Noi insisteremo – aveva dichiarato Samar el-Hajj, organizzatrice della spedizione – non abbiamo armi e andremo a Gaza”.
Inoltre un responsabile del porto di Tripoli, ha dichiarato : “La nave Mariam ha ricevuto l'autorizzazione per dirigersi verso Cipro, ma non verso altra destinazione”.
La conferenza stampa sulla spedizione è stata interrotta dalla decisione dell'esercito di vietare ai giornalisti l'ingresso.
In una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite, Gabriela Shalev(ambasciatore di Israele alle Nazioni Unite) riferisce che il gruppo organizzatore del viaggio “è sospettato di avere legami con l'organizzazione terroristica degli Hezbollah” e prosegue “gli organizzatori cercano di causare uno scontro ed aumentare la tensione nella nostra regione. Israele si riserva quindi il diritto, in conformità alle leggi internazionali, di utilizzare tutti i mezzi necessari per impedire a questa barca di violare il blocco navale di Gaza”.
Israele, quindi, da parte ha prontamente dichiarato il netto rifiuto verso la spedizione di aiuti umanitari. “Non permetteremo alle navi di raggiungere Gaza, area controllata dal 2007 da Hamas, gruppo militante palestinese”.
La saint miriam non è mai partita.
Tutto il mondo è contro di noi - ha detto Hajj, la principale promotrice dell'iniziativa - ma il viaggio è solo rinviato. Partiremo non appena troveremo un porto intermedio dove dirigerci”. Cipro ha detto no all'intenzione degli attivisti libanesi perché ha ritenuto la spedizione “una provocazione in grado di scatenare una dura reazione militare e diplomatica di Israele”.

Eleonora Pochi

IRAQ: WIKILEAKS DOCUMENTA GLI ORRORI, 109MILA MORTI

23 OTT 2010
(AGI) - Dubai, 23 ott. - La bomba di Wikileaks e' esplosa sull'Iraq, con la pubblicazione di 400mila documenti secretati da cui emergono torture sistematiche praticate dalle truppe di Baghdad, migliaia di casi di vittime civili, gli aiuti forniti dall'Iran alle milizie sciite. Dai 'file' anticipati da Al Jazira e apparsi subito dopo sul sito di Julian Assange, si apprende che dall'inizio del conflitto in Iraq nel 2003 fino al 2009 sono morte piu' di 109.000 persone di cui oltre la meta', 66.000, erano civili. Di questi ultimi ben 15mila hanno perso la vita in incidenti di cui finora non si sapeva nulla e che nella maggior parte dei casi sono ascrivibili ai militari iracheni, ha riferito il gruppo londinese Iraq Body Count.
 
Washington aveva sempre negato di disporre di una contabilita' delle vittime in Iraq. Nel racconto dell'orrore quotidiano della guerra emergono storie imbarazzanti per gli Usa che potrebbero avere effetti imprevedibili sulle elezioni di Mid-Term del 2 novembre.
  Anzitutto la copertura delle torture praticate dai militari iracheni, ma anche tantissime le uccisioni di civili ai posti di blocco americani, 681 tra cui donne incinte e bambini. Il Pentagono ha minimizzato osservando che molti episodi erano "stati a suo tempo ampiamente riportati in servizi di cronaca", ma il danno resta potenzialmente immenso. Da parte sua, il segretario di Stato, Hillary Clinton, ha condannato "nei termini il piu' chiari possibile" la divulgazione di qualsiasi documento che metta a rischio la vita degli americani.
Nei file desecretati, c'e' il racconto delle torture inflitte ai prigionieri da parte dei soldati iracheni (abusi fisici di ogni tipo, con particolari raccapriccianti, comprovati dai referti sanitari) e sistematicamente ignorati dagli americani, tranne un intervento isolato nel 2005. Si parla di sistemi simili a quelli impiegati sotto Saddam Hussein: detenuti frustati ai piedi con cavi pesanti, altri appesi ai ganci fissati al soffitto o che ricevevano scosse elettriche sul corpo; e ancora la violenza sessuale o la sua minaccia (un detenuto ha raccontato di esser stato sodomizzato con una bottiglia d'acqua, un altro con un tubo flessibile).
  Almeno sei detenuti, se non di piu', sono morti per le percosse ricevute.
I militari Usa scoprirono migliaia di vittime di esecuzioni sommarie, senza che questo venisse denunciato. C'e' poi il caso di un elicottero Apache, quello gia' coinvolto nell'uccisione di due giornalisti della Reuters documentata da Wikileaks, che avrebbe sparato a due miliziani che volevano arrendersi. E si scopre che nel 2005 Al Qaeda voleva attaccare il carcere iracheno di Abu Ghraib, la "prigione delle torture" chiusa dall'Amministrazione Obama.

Fonte: http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201010230854-est-rt10004-iraq_wikileaks_documenta_gli_orrori_109mila_morti

12/10/10

Il Colonialismo Moderno

 
Il divario che c'è tra "Paesi Sviluppati" e "Paesi in Via di Sviluppo " è semplicemente il risultato del secolare sistema coloniale. La politica agraria delle potenze coloniali non considerava la sicurezza alimentare della popolazione locale, ma semplicemente la coltivazione di cereali e piante ai propri fini commerciali. La situazione, ad oggi, non sembra granché cambiata.
Stiamo assistendo ad un nuovo fenomeno a livello planetario. E' l'acquisto da parte di multimilionari, multinazionali e PS di grandi estensioni di terra nei PVS.

...Perché si comprano terreni in paesi poveri?
Viene data sempre più attenzione alle colture per la produzione di biocombustibili, dato che il problema della scarsità del petrolio si fa sempre più imponente.
Cina, India, Giappone, Corea del Sud ed altri che presentano un grande dinamismo economico,devono far fronte agli alti tassi demografici ed il problema che gli si pone innanzi è la scarsità di terre coltivabili per poter riuscire a sfamare i loro popoli.
In realtà la maggior parte delle terre che interessano questi paesi e che vengono acquistate,sottratte,affittate ai PVS non servono per colture destinate all'alimentazione dei popoli, ma servono per essere trasformate in biocarburanti. Non tutti gli investimenti nei Pvs, quindi, sono guidati da nobili principi.

Alcuni studiosi sostengono la tesi di un nuovo colonialismo,secondo la quale le terre coltivabili nei paesi del quarto mondo vengono tranquillamente espropriate ai contadini, che perdono di conseguenza anche l'accesso all'acqua e ad altre risorse vitali. I terreni sono destinati all'agricoltura industriale,il consumo di acqua è elevatissimo come i livelli di contaminazione del suolo a causa dell'uso intensivo di fertilizzanti chimici.
Altri economisti e studiosi, sostengono invece che investimenti di questo tipo, siano un aspetto positivo per i PVS, in particolar modo perché incidono positivamente sull'occupazione e sul progresso tecnologico.
 Spero che ricordiate il caso d'una tigre asiatica quale è la Corea del Sud ed un paese de quarto mondo,il Madagascar. Gli attori sono la multinazionale coreana Daewoo Logistics Corporation (DWL) ,il governo ed il popolo malgascio...Non sò voi, ma io di nobili principi, in quel caso, non ne ho visti e non ne vedo tutt'ora.


Eleonora Pochi


08/10/10

Come si muore per fame

La fame è una delle più lente ed umilianti forme di morte.
Il suo effetto più immediato è la rapida perdita ponderale di peso, man mano che il  corpo consuma le riserve di grasso e poi di tessuto muscolare.
Con una dieta di 1.600 calorie giornaliere, equivalenti a mezzo chilo di cereali, il corpo perde un quarto del suo peso in due o tre mesi.Questa, la prima fase della carenza alimentare, è un'immagine che la televisione ci ha reso familiare. Tutto ciò è il primo stadio dell'inedia.

Per "inedia" si intende una grave riduzione nell'apporto di vitamine , nutrienti e in generale di energia. Essa rappresenta la più estrema forma di malnutrizione. Negli esseri umani , uno stato di inedia prolungata causa danni permanenti agli organi, portando alla morte.
Secondo la Fao più di 25.000 persone muoiono di inedia ogni giorno, un bambino ogni cinque secondi. Gli individui affetti da inedia perdono sostanzialmente materia grassa e materia muscolare perché il corpo si rivolge a questi tessuti per ricavarne energia.
La pelle diventa, ora dopo ora, secca e pallida. Gli adulti hanno spesso corpi smunti e addomi incavati, mentre i bambini presentano un ventre gonfio per i gas generati dai batteri che si moltiplicano nello stomaco e nell'intestino.
Inoltre la capacità motoria si riduce ed insorge un'apatia generale. Se l'assunzione di cibo diminuisce ancora,  si verifica una maggiore perdita ponderale con un incremento del tasso di mortalità.
Psicologicamente il desiderio di cibo è dominante , tutte le altre emozioni si attenuano. Si riscontra un abbassamento delle norme morali e in condizioni estreme possono ricorrere fenomeni come l'omicidio e il cannibalismo.
In questa seconda fase il corpo smette di dimagrire e comincia a gonfiarsi: si verifica quella che nell'età medioevale si chiamava “idropsia” e che oggi va sotto il nome di edema, definita dall'enciclopedia britannica  come “rigonfiamento dovuto all'imbibizione dei tessuti interstiziali”.
La mancanza di proteine infatti provoca il passaggio di fluidi dal compartimento vascolare a quello interstiziale tissutale che, se leso con un ago, produce la secrezione di un fluido liquido non coagulabile.

Clinicamente , la MPE si presenta in una forma asciutta e umida. La forma asciutta, il marasma, deriva da un digiuno quasi completo con carenza sia delle proteine che delle sostanze nutritive non proteiche. Il bambino con marasma consuma delle quantità di cibo molto piccole (perchè spesso sua madre non riesce ad allattarlo) ed è molto magro per la perdita della massa muscolare e del grasso corporeo.
La forma umida è chiamata Kwashiorkor , che nel mondo africano significa “primo bambino-secondo bambino”. Questo termine si riferisce al fatto che il primo bambino sviluppa una MPE quando nasce il secondo bambino, che lo sostituisce al seno materno. La prole svezzata viene alimentata con poca pappa di avena, che possiede scarse qualità nutrizionali in confronto al latte materno, e non riesce a crescere.
Il “Kwashiorkor” è dovuto ad una deficienza cronica di nutrienti (ferro, acido folico, iodio, selenio, viatamina C ) in particolare quei nutrienti con capacità antiossidante. Tuttavia esistono diverse spiegazioni per motivano lo sviluppo del  Kwashiorkor , rendendo l'argomento ancora controverso.
I sintomi di questa patologia includono un addome gonfio noto come “pancia a pentola” (raffigurata nell'immagine), una decolorazione rossiccia dei capelli e la depigmentazione della pelle.

Eleonora Pochi

04/10/10

Disoccupazione giovanile : Il paese torna indietro di dieci anni



L'Istat ha reso noto il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) di questo trimestre: 27,9%, cifra record dal 1999.
Come meravigliarsi. Solo nel secondo trimestre 2010 la schiera dei disoccupati è aumentata di 195mila unità, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, contando complessivamente ben 2.136.000 persone in cerca d'impiego (parametro destagionalizzato)- livello più alto dal 2001.
Il picco è al Mezzogiorno, con un risonante 40% che ricade maggiormente sulle donne. In pratica su cento italiani oltre nove non lavorano ed ogni 100 giovani ce ne sono 30 disoccupati.
A commentare i dati comunicati dall'istituto, il Ministro del Lavoro Sacconi: “l’Italia ha indicatori complessivi significativamente migliori della media europea. Dal punto di vista strutturale sono particolarmente rilevanti la disoccupazione e l’inattività giovanili, nonostante che rimangano molti, anche nel Sud, i lavori cercati e non trovati dalle imprese. La fondamentale risposta rimane quindi quella educativa e formativa, affinché le competenze corrispondano a quelle richieste dal mercato”
Tuttavia, la tendenza di questi dati preoccupa più degli stessi. I tassi di disoccupazione oscillano solamente di uno 0,1% in più e in meno rispetto ai dati dello scorso trimestre, ma non sono stati creati e non ci sono nuovi posti di lavoro dall'inizio dell'anno. Questo sta a significare che il mercato del lavoro è in piena fase di stagnazione e non accenna inversione di tendenza.
Fonte : abitarearoma.net - Eleonora P.

01/10/10

l'arma alimentare

Alcune potenze, che siano Stati o Multinazionali, utilizzano la privazione di cibo come arma contro coloro ai quali vogliono imporre la loro volontà.
La Dichiarazione di Roma del 1996 impegna gli Stati a rispettare la seguente disposizione: “Il cibo non dovrebbe essere usato come strumento di pressione politica ed economica”. Si limita però alla necessità di astenersi dalle sole misure unilaterali.
I Protocolli aggiuntivi della Convenzione di Ginevra per la tutela delle popolazioni civili stabiliscono: “E’ proibito attaccare, distruggere, rendere inutilizzabili oggetti indispensabili alla sopravvivenza della popolazione civile come alimenti, colture, installazioni idriche”. Eppure la realtà appare ben diversa. Alcuni colossi multinazionali regolano il mercato alimentare dell'intero pianeta e se vogliono, insieme a governanti e finanzieri distruggono tonnellate su tonnellate di cibo, considerato un surplus, ossia una scomoda eccedenza poco gradita alle regole del mercato.
E' altresi' opportuno precisare che la maggior parte dei cereali prodotti a livello mondiale è utilizzata per la nutrizione di animali (660.000.000 di tonnellate) contro i 200.000.000 di tonnellate utilizzati per l'alimentazione umana .
Gran parte dei cereali prodotti sulla terra vengono utilizzati in Occidente per alimentare quel bestiame che viene poi consumato da noi sotto forma di carne, uova, latte.
Se l'enorme quantità di cereali destinati all'alimentazione di bestiame venisse impiegata direttamente nell'alimentazione umana, potrebbero venir nutrite ben 2.500.000.000 persone. Con la sola quantità di cereali che U.S.A. e U.R.S.S. destinano al bestiame, si potrebbero nutrire 1.000.000.000 di persone.
La fame non c'è per scarsità di cibo, ma per scarsità d'intenti.



Eleonora Pochi