04/10/10

Disoccupazione giovanile : Il paese torna indietro di dieci anni



L'Istat ha reso noto il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) di questo trimestre: 27,9%, cifra record dal 1999.
Come meravigliarsi. Solo nel secondo trimestre 2010 la schiera dei disoccupati è aumentata di 195mila unità, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, contando complessivamente ben 2.136.000 persone in cerca d'impiego (parametro destagionalizzato)- livello più alto dal 2001.
Il picco è al Mezzogiorno, con un risonante 40% che ricade maggiormente sulle donne. In pratica su cento italiani oltre nove non lavorano ed ogni 100 giovani ce ne sono 30 disoccupati.
A commentare i dati comunicati dall'istituto, il Ministro del Lavoro Sacconi: “l’Italia ha indicatori complessivi significativamente migliori della media europea. Dal punto di vista strutturale sono particolarmente rilevanti la disoccupazione e l’inattività giovanili, nonostante che rimangano molti, anche nel Sud, i lavori cercati e non trovati dalle imprese. La fondamentale risposta rimane quindi quella educativa e formativa, affinché le competenze corrispondano a quelle richieste dal mercato”
Tuttavia, la tendenza di questi dati preoccupa più degli stessi. I tassi di disoccupazione oscillano solamente di uno 0,1% in più e in meno rispetto ai dati dello scorso trimestre, ma non sono stati creati e non ci sono nuovi posti di lavoro dall'inizio dell'anno. Questo sta a significare che il mercato del lavoro è in piena fase di stagnazione e non accenna inversione di tendenza.
Fonte : abitarearoma.net - Eleonora P.

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