23 OTT 2010

Anzitutto la copertura delle torture praticate dai militari iracheni, ma anche tantissime le uccisioni di civili ai posti di blocco americani, 681 tra cui donne incinte e bambini. Il Pentagono ha minimizzato osservando che molti episodi erano "stati a suo tempo ampiamente riportati in servizi di cronaca", ma il danno resta potenzialmente immenso. Da parte sua, il segretario di Stato, Hillary Clinton, ha condannato "nei termini il piu' chiari possibile" la divulgazione di qualsiasi documento che metta a rischio la vita degli americani.
Nei file desecretati, c'e' il racconto delle torture inflitte ai prigionieri da parte dei soldati iracheni (abusi fisici di ogni tipo, con particolari raccapriccianti, comprovati dai referti sanitari) e sistematicamente ignorati dagli americani, tranne un intervento isolato nel 2005. Si parla di sistemi simili a quelli impiegati sotto Saddam Hussein: detenuti frustati ai piedi con cavi pesanti, altri appesi ai ganci fissati al soffitto o che ricevevano scosse elettriche sul corpo; e ancora la violenza sessuale o la sua minaccia (un detenuto ha raccontato di esser stato sodomizzato con una bottiglia d'acqua, un altro con un tubo flessibile).
Almeno sei detenuti, se non di piu', sono morti per le percosse ricevute.
Almeno sei detenuti, se non di piu', sono morti per le percosse ricevute.
I militari Usa scoprirono migliaia di vittime di esecuzioni sommarie, senza che questo venisse denunciato. C'e' poi il caso di un elicottero Apache, quello gia' coinvolto nell'uccisione di due giornalisti della Reuters documentata da Wikileaks, che avrebbe sparato a due miliziani che volevano arrendersi. E si scopre che nel 2005 Al Qaeda voleva attaccare il carcere iracheno di Abu Ghraib, la "prigione delle torture" chiusa dall'Amministrazione Obama.
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