L'Istat ha reso noto il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) di questo trimestre: 27,9%, cifra record dal 1999.
Come meravigliarsi. Solo nel secondo trimestre 2010 la schiera dei disoccupati è aumentata di 195mila unità, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, contando complessivamente ben 2.136.000 persone in cerca d'impiego (parametro destagionalizzato)- livello più alto dal 2001.
Il picco è al Mezzogiorno, con un risonante 40% che ricade maggiormente sulle donne. In pratica su cento italiani oltre nove non lavorano ed ogni 100 giovani ce ne sono 30 disoccupati.
Come meravigliarsi. Solo nel secondo trimestre 2010 la schiera dei disoccupati è aumentata di 195mila unità, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, contando complessivamente ben 2.136.000 persone in cerca d'impiego (parametro destagionalizzato)- livello più alto dal 2001.
Il picco è al Mezzogiorno, con un risonante 40% che ricade maggiormente sulle donne. In pratica su cento italiani oltre nove non lavorano ed ogni 100 giovani ce ne sono 30 disoccupati.
A commentare i dati comunicati dall'istituto, il Ministro del Lavoro Sacconi: “l’Italia ha indicatori complessivi significativamente migliori della media europea. Dal punto di vista strutturale sono particolarmente rilevanti la disoccupazione e l’inattività giovanili, nonostante che rimangano molti, anche nel Sud, i lavori cercati e non trovati dalle imprese. La fondamentale risposta rimane quindi quella educativa e formativa, affinché le competenze corrispondano a quelle richieste dal mercato”
Tuttavia, la tendenza di questi dati preoccupa più degli stessi. I tassi di disoccupazione oscillano solamente di uno 0,1% in più e in meno rispetto ai dati dello scorso trimestre, ma non sono stati creati e non ci sono nuovi posti di lavoro dall'inizio dell'anno. Questo sta a significare che il mercato del lavoro è in piena fase di stagnazione e non accenna inversione di tendenza.Fonte : abitarearoma.net - Eleonora P.
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