18/12/10

Grecia: Ancora recessione

Dopo il maxi-prestito Fmi-Ue le cose non sembrano migliorare: i dati su disoccupazione, inflazione e previsioni finanziarie parlano da sé. Intanto Fmi e Ue, preoccupati, non escluderebbero l’adozione di nuove misure restrittive.
Nel maggio 2010 Fmi e Ue stanziarono un piano di aiuti da 110miliardi per salvare la Grecia dalla bancarotta ma, ad oggi, il paese sembrerebbe patire ancora il peso di una crisi che pesa sulle spalle come un macigno.
Condizione necessaria alla concessione del maxi-prestito, è stata l’applicazione di un programma di austerità varato dal governo elleno che prevedeva, come da tradizione, una drastica serie di tagli alla spesa pubblica. I cosiddetti aggiustamenti strutturali hanno disseminato e stanno disseminando tutt’ora una preoccupante crisi sociale: cresce l’Iva, aumentano le tasse, non soltanto sui beni di lusso ma su tabacchi, alcolici e carburante, tagli ai stipendi di funzionari statali, licenziamenti per migliaia di lavoratori, svuotate le casse di scuole ed università, ridotte le pensioni.


Hanno scioperato quasi la totalità delle categorie: funzionari pubblici, camionisti, assistenti di volo, ferrovieri, operai, pensionati, forze dell’ordine, imprenditori, docenti, professori e studenti. Tutti, coinvolti più o meno direttamente dalla politica adottata, contestano le manovre di governo.
Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 12,2% , ci sono più di 4milioni di persone senza lavoro ed i giovani sono i più colpiti, ogni 100 ce ne sono 33 a spasso.
La Rete greca per la lotta alla povertà (Eapn) stima altresì che il paese registrerà, di questo passo, fino un terzo dei suoi abitanti sotto la soglia di povertà, in altre parole il 30% dei cittadini greci dovrà tirare a fine mese con meno di 470 Euro mensili.


Le previsioni finanziarie per il 2011 non sono certo rassicuranti “La Grecia presenta rischi di bilancio molto elevati” ammette preoccupato il Fmi, mentre da Bruxelles, il commissario Ue agli affari economici e monetari Olli Rehn, al termine dell’ultima riunione dell’Eurogruppo ha dichiarato “La Grecia potrebbe dover prendere delle nuove misure di austerità di bilancio per rispettare gli obiettivi di deficit per il 2011”. Il paese è in recessione – secondo l’ultimo rapporto dedicato all’Europa del Fmi, diffuso il 19 ottobre – e non vede luce, con un tasso di crescita del – 4% per il 2010 e  – 2,6% previsto per il 2011.
Il deficit sale più di quanto previsto nella bozza della legge di bilancio per il 2011 e a fine anno dovrebbe attestarsi al 9,3% del Pil.
L’indebitamento inarrestabile è dovuto alle entrate, ancora troppo basse e ad una rettifica al rialzo del deficit 2009. L’austerity non sembrerebbe aver cambiato di molto le cose…e mentre il debito pubblico sale e il paese decresce, viene da chiedersi se sarà mai in grado la Grecia di restituire i soldi concessi “cosi generosamente” in prestito da mezzo mondo.

Eleonora PochiFonte : http://www.fuorilemura.com/

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