Silvio Forever è il nome del nuovo docufilm scritto dagli illustri giornalisti Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, nonché autori de La Casta, e diretto da Roberto Faenza e Filippo Macelloni. Nel lungo montaggio non ci sono ne attori, ne storie inventate: è, come da sottotitolo, una “biografia non autorizzata” che ripercorre la storia di Mister B.
Come per il film Videocracy nel 2009, il cui spot fu bloccato dalla Rai perché si disse che andava contro il pluralismo, anche al trailer di Silvioforever è toccata la stessa sorte.
Come per il film Videocracy nel 2009, il cui spot fu bloccato dalla Rai perché si disse che andava contro il pluralismo, anche al trailer di Silvioforever è toccata la stessa sorte.

Pertanto, la Direzione Affari Legali Rai “non ha potuto escludere rischi di
azioni risarcitorie per offesa alla memoria della defunta”. La Rai ha tenuto a sottolineare, che lo spot potrà essere riproposto “senza tali immagini”.
“Delirio censorio che deve essere fermato” è il duro commento di Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, l'associazione in difesa della libera informazione: “Evidentemente nella Rai di oggi è possibile mandare in onda ogni tipo di spot, compresi quelli pornografici, ma non è possibile trasmettere il suddetto spot perché sfiora quello che ormai viene considerato il padre padrone dell'azienda di servizio pubblico”, ha aggiunto Giulietti ai microfoni di Repubblica.
Dai fotogrammi dello “scandalo”, s'apprendono alcune dichiarazioni della madre del Premier, ora defunta, sull'amatissimo figlio “Non si vedranno mai foto di Silvio in giro con donne o altro” giacché “Silvio è di una bontà e di una generosità...”
Da parte sua, Vincenzo Vita, componente Pd in Commissione Vigilanza Rai rende noto il desiderio di chiarimenti dalla Commissione di Vigilanza: “Ce lo faremo chiarire, perché è stato bloccato lo spot? Con quale criterio la Rai ritiene opportuno o meno mettere in onda qualche cosa?”
In tutti i modi, il 25 marzo la pellicola è in uscita nei cinema, quindi “Giudichino i cittadini”, come ha dichiarato Gian Antonio Stella, uno dei due autori. Buona Visione.
“Delirio censorio che deve essere fermato” è il duro commento di Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, l'associazione in difesa della libera informazione: “Evidentemente nella Rai di oggi è possibile mandare in onda ogni tipo di spot, compresi quelli pornografici, ma non è possibile trasmettere il suddetto spot perché sfiora quello che ormai viene considerato il padre padrone dell'azienda di servizio pubblico”, ha aggiunto Giulietti ai microfoni di Repubblica.
Dai fotogrammi dello “scandalo”, s'apprendono alcune dichiarazioni della madre del Premier, ora defunta, sull'amatissimo figlio “Non si vedranno mai foto di Silvio in giro con donne o altro” giacché “Silvio è di una bontà e di una generosità...”
Da parte sua, Vincenzo Vita, componente Pd in Commissione Vigilanza Rai rende noto il desiderio di chiarimenti dalla Commissione di Vigilanza: “Ce lo faremo chiarire, perché è stato bloccato lo spot? Con quale criterio la Rai ritiene opportuno o meno mettere in onda qualche cosa?”
In tutti i modi, il 25 marzo la pellicola è in uscita nei cinema, quindi “Giudichino i cittadini”, come ha dichiarato Gian Antonio Stella, uno dei due autori. Buona Visione.
Per vedere il trailer del film clicca qui
Eleonora Pochi
Fonte : Parolibero
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